La dama bianca con l’ armatura





La Terra di Mezzo, luogo incantato dove prende luogo la trilogia “ Il signore degli anelli” di Tolkien.

Considerato da tutti come un “ mattone” di 2000 pagine estremamente noioso e difficile da leggere, per me invece è un compagno di viaggi.
Lo ritengo da sempre il mio libro preferito, sin dalla lettura dei primi capitoli si è classificato al primo posto, e subito dopo averlo terminato l’ ho posizionato sul mio comodino... e lì rimane tuttora.
La bellezza di immergersi in un mondo pieno di razze fantastiche ma parallelo al nostro. È come se l’ autore narrasse un’ altra storia del mondo, partendo dalla cosmogonia nel Silmarillion , narrando infine le gesta di uomini, elfi e hobbit nel Signore degli Anelli.
Ma in questo articolo non voglio parlare di questa saga, che però raccomando fortemente di leggere e vedere i film, ma di una delle protagoniste.
Un personaggio di grande rilievo che ha uno sviluppo fondamentale per uno dei nodi della trama:
EOWYN.




In molti dicono che nell’ universo tolkeniano le figure femminili sono assenti o secondarie, se è vero che la maggior parte dei personaggi sono uomini, questo non offusca la magnificenza delle figure femminili, come quella di Èowyn.
Personaggio di grande attualità, questa donna personifica la forza delle donne.

L' ingresso della principessa di Rohan viene descritto in tale modo:

« Così Aragorn mirò per la prima volta alla luce del giorno Éowyn, Dama di Rohan, e la trovò bella, bella e fredda, come una mattina di pallida primavera, e non ancora maturata in donna. »
Èowyn viene mostrata come una fanciulla in cerca sì dell’ amore, ma soprattutto desiderosa di avventura, di difendere il proprio popolo e scendere in battaglia.
Ciò viene espresso in un passo del secondo libro in cui dice:
“<<Tutte le tue parole significano soltanto: “ sei una donna e il tuo compito è la casa. Ma quando gli uomini saranno morti in battaglia con onore, tu avrai il permesso di bruciare con la casa perché ormai gli uomini non ne avranno più bisogno”. Ma io sono della casa di Eorl, e non una serva. So cavalcare e maneggiare le armi, e non temo nè il dolore nè la morte>> .              <<che cosa temi dunque, signora?>> , egli domandò.                                     << una gabbia>>, ella rispose. <<Rimanere chiusa dentro le sbarre finchè il tempo e l’ età ne avranno fatto un’ abitudine, e ogni possibilità di compiere grandi azioni sarà per sempre scomparsa >>.”

Questa donna non si fa forse portavoce di un messaggio ahimè ancora attuale?

Descrive una società dove l’uomo fa carriera, invece la donna rimane all’ interno delle mura di casa.
Ma Èowyn decide di combattere, si traveste da uomo, indossa un’ armatura e con il nome di Derhelm combatte al fianco degli altri soldati.
Appunto lei, riesca a sconfiggere il Signore dei Nazgûl, creatura così oscura da oscurare il cielo al suo arrivo.
Uccide insieme a Merry colui che “ non può essere ucciso da nessun uomo vivente”.
Così si svela in una battaglia che sembrava ormai perduta contro un nemico quasi invincibile.

Qui il link del video su Youtube dove potete guardare i due momenti appena descritti interpretati dall' attrice Miranda Otto nel film:


-  https://youtu.be/HWHjhRuRoZU


https://youtu.be/dQ_-rmuPZC4

Nel libro la scena viene descritta ancora meglio ed è più potente, lei prima ride e poi lancia “ la bomba”, rivelando di essere una donna.
Io immagino questa scena nella mia testa davanti a tutte quelle scene in cui una donna riesce a scavalcare la misoginia, che si presenta durante il proprio percorso.
     

 
un consiglio: siate coraggiosi come questa dama e scagliate un colpo di spada a tutti coloro che vi ritengono incapaci o pensano che il vostro ruolo debba essere solo uno!

                                                                                        Veronica Catalano

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